Ancora una volta la passeggiata culturale attraverso la “Via del Guerriero” proposta da Venti di Ponente, fa tappa in Giappone. Il percorso mantiene, però, sempre l’intento di smuovere lo spirito guerriero e l’ancestrale bisogno di lottare presente in ognuno di noi, richiamandosi in maniera particolare alle opere d’arte, che ne evocano le specificità, quali sintesi, infatti, di una complessa ed ancestrale cultura, che anche oggi conserva la sua portata e valenza. E in tale direzione si presenta ovviamente utile osservare, e magari attualizzare, anche quei contesti sociali, nelle quali tali opere sono state prodotte, apparentemente lontani dalla nostra quotidianità, per l’appunto.
Ed ecco che Venti di Ponente riprende il percorso attraverso la poliedricità delle arti marziali, fondamentali e fondanti per la formazione delle più “antiche” e valorose società. Si tratta di una ricerca di valori oramai lontani da noi, per lo più esseri consumistici, che viviamo di feticci, nei quali ci identifichiamo e ci identificano, e che sono i principali strumenti di decodificazione della realtà e della società. E proprio per questo, paradossalmente tale ricerca importa il comprendere meglio il nostro ambiente, quello nel quale siamo calati, che ci pare l’unica realtà possibile; una ricerca che questa volta ci conduce in Giappone, per analizzare il codice etico e morale dei guerrieri nipponici, ovvero il Bushido 武士道.
Il percorso negli aspetti significativi delle arti marziali vede ancora protagonista il popolo ellenico, che, come già affermato nel precedente articolo di questa rubrica, incentrato sulle pitture ceramiche, apprezzava l’arte del combattimento e ne valorizzava gli ideali.
Si è evidenziato nei pezzi precedenti che, l’obiettivo di questa rubrica, centrata sulle Arti Marziali, sta nell’osservare (incuriosire) come il combattimento abbia da sempre accompagnato l’uomo, lungo la sua esistenza, e come lo stesso sia stato un elemento fondamentale e fondante per lo sviluppo della società. A tal proposito, non si può non prendere in analisi l’affascinante popolo ellenico. In esso gli sviluppatori della democrazia consideravano soprattutto chi eccelleva nell’arte del combattimento, il quale era paragonabile a una Divinità. Ma, al di là di ciò, per molte società era questo un requisito fondamentale per essere parte attiva della stessa. A ciò basti pensare ad esempio, alla popolazione degli Spartani, che formavano i futuri cittadini affidandosi al risultato dell’agoghé (ἀγωγή), ovvero un addestramento che sottoponeva i giovani dagli otto ai sedici anni ad una continua simulazione della vita militare, con reali battaglie fra vari gruppi di fanciulli, peraltro, allontanandoli dalle famiglie e dalla società e facendogli sopportare disagi e stenti, dove solo i più forti e di conseguenza i più utili sopravvivano.
Prima di intraprendere assieme un percorso nell’affascinante e poliedrico mondo delle Arti Marziali, si presenta di sicuro interesse e, per certi versi indispensabile, avere ben saldi i significati legati e connessi al concetto di Arte Marziale, che si utilizzeranno durante la nostra “passeggiata culturale” nella presente rubrica.
L’obiettivo di questa rubrica è esplorare il mondo delle arti marziali, attraverso un’analisi, che varierà fra aspetti sociologici, psicologici ed antropologici, con propagini anche nel campo religioso. E tutto ciò considerando anche ed assieme come le arti marziali nel tempo siano state interpretate, descritte ed illustrate nella letteratura, nell’arte e nella musica.
Lo scorso 25 ottobre si è tenuta al Santa Fara di San Pancrazio Salentino -un horse club specializzato nel volteggio, disciplina equestre rara nel Nostro Sud- uno spettacolo, organizzato dallo stesso Santa Fara e dalla scuola di danza Alma Tanz, ispirato al Rito del Fuoco, in chiave celtica. Come è noto si tratta di un Rito praticato in tutte le religioni, da quelle più antiche a quelle Cristiane e Cattoliche, e più in là.
Gli istruttori di equitazione vecchio stampo storcono il naso quando ne sentono parlare, lo considerano uno sport da femminucce, da damerini effeminati... Io ho imparato sul campo che bisogna essere dei tipi tosti per praticarlo e, a livello di istruttore, solo uno spirito appassionato e artistico può diventare un leader trascinante e coinvolgente.
Come si sa “mente e corpo sono legati indissolubilmente e imparare a equilibrarli in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in forma”. Ed ecco che non è fuor di luogo affrontare una questione molto dibattuta, soprattutto nelle palestre, dove l’alimentazione si presenta decisiva per ottimizzare tutti gli sforzi fisici volti al raggiungimento del benessere totale, ovvero ad innescare una spirale virtuosa tra “mens e corpore”. Sovente ci si chiede: i “fatidici” legumi fanno bene? E com’è possibile che possano far male?
Occorre premettere che ogni luogo che ho visitato è stato sempre un gran regalo in quanto mi ha lasciato dei ricordi, delle nuove esperienze, conoscenze e nuove consapevolezze. Infatti, si dice che da un viaggio si torna sempre in modo diverso da come si è partiti. “La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose” scriveva Henry Miller.
Da divulgatore di conoscenze e competenze, in palestra aiuto le persone a raggiungere un benessere a trecentosessanta gradi. E non solo sotto il profilo fisico: “mente e corpo sono legati indissolubilmente e imparare a equilibrarli in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in forma.”
Sono una divulgatrice di conoscenze e competenze e, considerato che mente e corpo sono indissolubilmente legati, in palestra aiuto le persone a raggiungere un benessere a trecentosessanta gradi, perché “imparare a equilibrarci in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in forma”.
“Imparare a equilibrarci in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in perfetta forma”. La mia missione è quella di diffondere e far conoscenze tecniche semplici, efficaci e facilmente applicabili nella vita quotidiana, che ci possano aiutare a raggiungere la salute ottimale senza farmaci.
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Come si sa “mente e corpo sono legati indissolubilmente e imparare a equilibrarli in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in forma”. Ed ecco che non è fuor di luogo affrontare una questione molto dibattuta, soprattutto nelle palestre, dove l’alimentazione si presenta decisiva per ottimizzare tutti gli sforzi fisici volti al raggiungimento del benessere totale, ovvero ad innescare una spirale virtuosa tra “mens e corpore”. Sovente ci si chiede: i “fatidici” legumi fanno bene? E com’è possibile che possano far male?
16 Marzo 2022Occorre premettere che ogni luogo che ho visitato è stato sempre un gran regalo in quanto mi ha lasciato dei ricordi, delle nuove esperienze, conoscenze e nuove consapevolezze. Infatti, si dice che da un viaggio si torna sempre in modo diverso da come si è partiti. “La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose” scriveva Henry Miller.
17 Febbraio 2022Da divulgatore di conoscenze e competenze, in palestra aiuto le persone a raggiungere un benessere a trecentosessanta gradi. E non solo sotto il profilo fisico: “mente e corpo sono legati indissolubilmente e imparare a equilibrarli in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in forma.”
10 Febbraio 2022Sono una divulgatrice di conoscenze e competenze e, considerato che mente e corpo sono indissolubilmente legati, in palestra aiuto le persone a raggiungere un benessere a trecentosessanta gradi, perché “imparare a equilibrarci in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in forma”.
11 Gennaio 2022“Imparare a equilibrarci in ogni istante della nostra vita ci rende persone sane, serene, più forti e in perfetta forma”. La mia missione è quella di diffondere e far conoscenze tecniche semplici, efficaci e facilmente applicabili nella vita quotidiana, che ci possano aiutare a raggiungere la salute ottimale senza farmaci.
03 Dicembre 2021