Sul concetto di Arte Marziale – Gabriele Madaro

Sul concetto di Arte Marziale – Gabriele Madaro

         Prima di intraprendere assieme un percorso nell’affascinante e poliedrico mondo delle Arti Marziali, si presenta di sicuro interesse e, per certi versi indispensabile, avere ben saldi i significati legati e connessi al concetto di Arte Marziale, che si utilizzeranno durante la nostra “passeggiata culturale” nella presente rubrica.            

         A tal riguardo, non è inopportuno premettere che il termine Arte Marziale, nel Mondo Occidentale è diventato di uso comune negli anni 60-70 del secolo scorso, in seguito alla diffusione di pellicole cinematografiche prodotte ad Hong Kong, nelle quali si illustravano le impareggiabili gesta eroiche e le speciali prestazioni del famoso Bruce Lee, forse uno dei Maestri più di spicco che la storia degli ultimi secoli abbia conosciuto.

         Ad ogni modo, la maggior parte dei dizionari definisce Arti Marziali l’insieme di tecniche di attacco o difesa elaborate nell’antichità in Oriente. Nella lingua cinese per indicare l’Arte Marziale si utilizza il termine wushu, ovvero wu, che significa valoroso, con le specifiche di militare, marziale, e il termine shu traducibile in arte, tecnica. Nella traslitterazione il termine diventa kungfu.  In Giappone, invece, Arte Marziale è traducibile con bugei, i kanji, termini che sono traslabili in guerriero e tecnica, perciò letteralmente traducibili con tecnica del guerriero.

         Ad ogni modo, veniamo al nodo, ovvero all’analisi del concetto di Arte Marziale. In prima battuta va detto che Arte deriva dalla radice ariana AR che ha il significato di movimento, andare verso, ed in senso traslato traducibile in produrre, fare, abilità. Tale radice la ritroviamo anche in latino, ars, con il significato di professione, mestiere. Nel mondo delle Arti Marziali, coerentemente, per Arte si intende di sicuro l’insieme delle tecniche, costituite da regole, procedimenti e strategie, volte a difendersi o attaccare, sia sotto il profilo individuale sia collettivo.

         Tuttavia, limitarsi alla sola conoscenza teorica dell’Arte, anche se assistita da esercizi di vario tipo, non è sufficiente. La pratica e l’esperienza, infatti, nell’Arte affinano l’applicazione della tecnica, che in ultima istanza risulta intrisa anche di intuito, di slancio creativo, di trascendenza rispetto alla tecnica tout court, e che spesso si sostanziano in atti unici ed irripetibili. Ed ecco che il significato di Arte va dal comune riferimento alla tecnica al colpo di genio, che pur avvalendosi della tecnica stessa, al tempo stesso, la supera e la trascende. E però, nel suo significato profondo e ampiamente condiviso, Arte esprime la tensione verso ciò che è unico, quindi eccezionale e, al tempo stesso, sublime e di ineffabile bellezza e forza, dove la tecnica va data per scontato e va necessariamente trascesa e superata. Ca va sans dire che per trascendere la tecnica occorre conoscerla in maniera encomiabile ed approfondita, pur rimanendo questa nello stadio “infantile” dell’Arte intesa nel senso più pregnante.

         A questo punto ci si chiederà cosa si intenda per marziale. Il termine è di origine latina ed è connesso al Dio romano Marte, Dio della guerra, della forza, che era venerato fastosamente in marzo, il primo mese dell'anno secondo il calendario romano, il quale segnava la ripresa delle attività militari dopo l'inverno. Al riguardo va sottolineato che, per le popolazioni arcaiche, e fino ai romani, la guerra aveva un valore sacro ed indispensabile per il popolo e per l’individuo in sé. E ciò soprattutto per i popoli stanziali e coltivatori, i quali, dopo aver adempiuto a tutte le attività volte alla sopravvivenza, praticavano la guerra in un contesto, molto spesso, cultuale e rituale.

         Da qui si può facilmente compendiare che nelle Arti Marziali, sì sono rilevanti gli aspetti legati, oltre che alla tecnica, al combattimento, al confronto fisico, ma spesso questi rientrano in una prospettiva sacra e catartica, tesa dunque alla purificazione dell’essere e al raggiungimento della “totalità”.

         Ed ecco che, in linea generale, l’Arte Marziale assurge ad attività e strumento che permettono l’esercizio dell’elevazione spirituale e del raggiungimento della pienezza dell’esistenza da parte del cultore. Ad ogni modo, la cultura marziale attualmente è lontana dal significato militare che ha avuto in origine ma si allinea all’area di marzialità dal punto di vista educativo e formativo, contenendo i noti valori di lealtà, rigore e rispetto, che si allineavano alle direttive di un codice marziale di un samurai o di un militare in legione, aggiungendo a questi valori filosofici il rispetto e la salvaguardia dell’avversario.

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