Cartagena - di Walter Zitano

Cartagena - di Walter Zitano

Mio fratello Gigi nel 2002 mi regalò la prima versione del gioco da tavolo Cartagena, per la precisione il 12 novembre. A colpirmi come prima cosa non fu tanto il titolo, ma la scatola: cupa, dai toni freddi, tendente al bluastro, e due marchi rossi, più accesi, stampati sul lato sinistro, che riportavano le diciture «Spiele des Jahres 2001» e «Spiele Hit für Familien 2001». Con occhi pieni di amore fraterno, tentando vanamente di imitare un simil stilnovo dantesco, gli chiesi: «E cce suntu?» La risposta, che mai data mi fu, la trovai da solo anni dopo.

       Ebbene, lo Spiele des Jahres e lo Spiele Hit für Familien sono due premi distinti per giochi da tavolo e di carte, riconosciuti a livello mondiale, conferiti rispettivamente l’uno in Germania, da una giuria di giornalisti-giocatori, e l’altro in Austria, dalla “Wiener Spiele Akademie”, ai migliori giochi pubblicati durante l’anno.

      Cos’è Cartagena? Nel 1533 il Colonialismo spagnolo condusse il conquistatore Pedro de Heredia nelle terre dei Calamarì, un popolo nativo dell’attuale Colombia, nell’America Meridionale. Lungo le coste colombiane affacciate sul Mar dei Caraibi, Pedro fondò lo stesso anno la colonia di Cartagena de Indias. A causa dell’intensa attività piratesca inglese e francese nelle acque caraibiche, la colonia spagnola iniziò a fortificarsi.

     In una storia, dall’aura leggendaria, si narra che nel 1672 un manipolo di filibustieri, propriamente i pirati dei Caraibi, riuscì a fuggire dalla fortezza attraverso dei cunicoli sotterranei che conducevano alla vicina spiaggia, dove li attendeva una scialuppa. Cavalcando le onde del mare, remarono per oltre 600 miglia marine, approssimativamente 1200 km, fino a Tortuga, una piccola isola a nord dell’attuale Haiti, la cui fitta vegetazione celava il proprio covo. Già qualche anno dopo, nei covi e tra le ciurme piratesche prese vita un primo gioco che celebrava questa: "La grande fuga".       

     Tornando ai giorni nostri, nel 2000 l’autore di giochi Leo Colovini ideò la versione moderna di Cartagena. Nel 2014, poi, è stata edita da Studiogiochi e distribuita da Giochi Uniti l’attuale versione di questo gioco, illustrato dal duetto Longo-Basaglia, dalle meccaniche moderne ma le cui origini si perdono nell’antichità. Rispetto al regalo di mio fratello, quella attuale presenta alcune differenze e varie regole opzionali. Ed è di questa che parleremo oggi.

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     Scopriamo l’anima del gioco. I Giocatori sono Capitani pirata catturati dagli spagnoli e condotti nella fortezza di Cartagena. Ogni Capitano controlla una Ciurma composta da 6 Pirati di uno specifico colore, a scelta tra Rosso, Giallo, Verde, Blu e Nero. Il Capitano che per primo riesce a far fuggire il proprio equipaggio dalla prigione, conducendolo al covo dei pirati, vince la partita. Ma come si sceglie il Primo Giocatore? Colui che somiglia di più a un pirata o chi per ultimo è stato su una barca (le crociere non contano) muove per primo; poi, i Giocatori procederanno in senso orario.

     Entriamo nel vivo del gioco. Prepariamo la plancia, divisa in 2 percorsi distaccati: prima componiamo Cartagena, collocando in fila, partendo dalla Tessera Prigione, 4 Tessere Passaggio sotterraneo e la Tessera Scialuppa. Dopo di ciò, costruiamo Tortuga, posizionando in fila 4 Tessere Sentiero e la Tessera Covo dei pirati. A questo punto possiamo mescolare il mazzo di 90 Carte, raffiguranti i Simboli Pistola, Boccale, Lanterna, Pappagallo, Uncino e Forziere. Questi Simboli identificano anche le caselle sulla plancia di gioco.

       I Capitani, da 3 a 5, iniziano la partita con la propria Ciurma collocata sulla Tessera Prigione e in mano 6 Carte prese dal mazzo. Al proprio turno, ogni Capitano può compiere fino a 3 Azioni a scelta fra scartare una carta per muovere un pirata in avanti, spostare un pirata all’indietro per acquisire nuove carte o spostare la Tessera Scialuppa fra Cartagena e Tortuga. Un Giocatore può scartare una Carta dalla sua mano per muovere un qualsiasi proprio Pirata alla successiva casella libera che riporta lo stesso Simbolo della Carta spesa. Le Tessere Scialuppa e Covo dei pirati sono jolly. Per acquisire 1 o 2 nuove Carte, occorre spostare all’indietro un qualsiasi proprio pirata alla precedente casella occupata da 1 o 2 Pirati rispettivamente, a prescindere dal colore dei Pirati già presenti e dal Simbolo rappresentato. Una Casella può contenere al massimo 3 Pirati, di qualsiasi colore. Per spostarsi fra Cartagena e Tortuga, il Capitano deve aver portato un proprio Pirata sulla Tessera Scialuppa, sulla quale non potranno salirci più di 3 Pirati per Ciurma.

       Ogni volta che gioco a Cartagena penso a Jack Sparrow, il noto bucaniere protagonista della saga Pirati dei Caraibi, e alla sua abilità di cavarsela nelle situazioni più ardue, sfuggendo al nemico in modo ingegnoso. E ora, «issate le vele, sottospecie di mozzi! Yo ho, e una bottiglia di rum.»

Ho sempre sognato di dire questa frase…

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