Secondo quanto riportato dall’Istat, sarebbero almeno 3 milioni le ore di cassa integrazione erogate negli ultimi mesi, quelli che hanno visto l’Italia coinvolta nel contagio da Covid. Tutti i comparti della produzione industriale, soprattutto di aziende medie e piccole, sono stati colpiti dalla caduta della domanda, ovvero degli ordini. Assieme agli imprenditori, ad essere colpiti, per primi, sono proprio i lavoratori, che dai dati resi pubblici dall’istituto di statistica, sono largamente costretti alla cassa integrazione.
Quest’anno si prevede, per effetto del Covid-affaire, un calo del PIL tra l’8% ed il 13%. Poca cosa per il capitalismo italiano, essendo una normale crisi ciclica, sebbene di importanza significativa. Sul piano popolare, della gente comune, del cittadino medio, la Grande Crisi del 2020, che proprio in queste settimane mostrerà il suo vero volto, quando tutte le attività ritorneranno a “girare” a pieno ritmo, la vita ha registrato e registrerà ancora modificazioni se non profonde, di sicuro rilievo, di rilievo storico, potrebbe facilmente azzardarsi.
Con riferimento proprio alla questione inerente la ricerca del lavoro o di un’occupazione, termine quest’ultimo più moderno e al passo con le attuali mode comunicative (sono occupato! Ovvero, mi cercano e mi vogliono, dunque esisto…), va evidenziato in prima battuta che, lo status di disoccupato (…chi non esiste, perché non cercato…) è status eroico, è status di massimo contributo alla salute della Nostra economia, è il sacrificio (molto vicino all’olocausto) che la nostra società richiede ad una parte componente di essa per reggere tutti gli equilibri socio-economici e politici.
È vero, la mamma è sempre la mamma e la propria casa è sempre la propria casa. Ma c’è una birreria in grado di farti sentire in famiglia, capace di regalare emozioni non solo per quello che viene servito ai tavoli o al bancone. Chi lo gestisce, poi, sin dal primo momento ti mette a tuo agio e ti istruisce sulle birre che in quel momento sono sotto gli spillatori o sotto la pompa artigianale. È per molti il cuore di Lecce: The Blueabeat Pub!
Alla riapertura delle scuole nel Comune di Lecce manca ormai poco più di una settimana, ma sembrerebbero necessarie ulteriori 15 aule, a seguito delle disposizioni emanate dal Ministero dell’Istruzione, al fine di evitare il contagio da coronavirus. Ad avanzare una soluzione è la Federbalneari Salento, che ipotizza l’utilizzo di altrettanti stabilimenti delle marine che insistono sul territorio leccese. Questi luoghi “estivi” potrebbero così fornire gli spazi utili a colmare la mancanza di aule nei tradizionali edifici scolastici cittadini. A illustrare e motivare la proposta è stata proprio la Federbalneari Salento, che in una nota ufficiale si è espressa più approfonditamente sul tema:
Ci sono incontri che lasciano il segno, sotto forma di figure dipinte, quelle che fanno i bambini, ricche di significati. Come quei segni impressi sulle pareti delle caverne disseminate nel ventre della terra, anche qui da noi nel Salento, nella Grotta dei cervi di Porto Badisco, un fiordo che attrasse anche Enea fuggiasco. Quelle incisioni rispecchiano il mondo dell’uomo preistorico con le sue paure e i desideri rispetto ad un mondo circostante di pericoli veri o temuti. Possiamo capirlo se scaviamo nell’inconscio dei bambini, ed Emma Margari lo fa.
Nel mettere in luce i punti fermi, soprattutto sotto il profilo sociale e cittadino, della Nostra Lecce abbiamo esordito con un pezzo sul Prophet Pub. In sostanza, ci stiamo intrattenendo su quei punti della città che costituiscono sicuramente i perni attorno ai quali si costruiscono l’identità collettiva e quella individuale, in quanto coagulo di abitudini, ricordi, atmosfere, prassi, ed indefinitiva della vita tout court, perché a noi di Venti di Ponente piace riflettere e meditare su ciò che siamo e ciò che ci appartiene.
È sotto gli occhi di tutti che i piccoli e piccolissimi imprenditori sono la vera ricchezza del nostro Paese, al contrario delle grandi imprese, soprattutto le capofila, che per lo più assorbono risorse dal sistema tramite i finanziamenti pubblici miliardari. Le piccole, invece, sono sotto scacco e con una pressione fiscale veramente notevole. Insomma, non è azzardato pensare che vi sia un vero e proprio travaso dal piccolo contribuente ai grandi gruppi capitalistici. E ciò vale anche per il sistema bancario. Noto è il fatto che sono le piccole e piccolissime imprese a pagare gli interessi più alti, giustificato il tutto con questioni legate al rischio più alto. Poi, invece, veniamo a sapere che grandi banche sono a “secco” non per i piccoli operatori, ma perché grandi cordate capitalistiche assorbono “facilmente” risorse e fanno “sparire la moneta”. Insomma, il nostro encomio va ai piccoli imprenditori, i veri perni dell’economia nazionale e del benessere di tutti noi.
In questo periodo di campagna elettorale per le Regionali in Puglia, proseguono le richieste e le proposte per possibili nuovi progetti economici. Infatti, al momento, al centro dell’attenzione è stata portata la città di Brindisi, in particolare le sue infrastrutture energetiche ed il suo porto. È il consigliere regionale pugliese del M5S Gianluca Bozzetti ad avanzare proposte sulla progettazione di una riconversione a gas della centrale Enel e la creazione di nuovi poli produttivi, così come l’inaugurazione di un nuovo corso per il porto di Brindisi e le sue infrastrutture. È proprio il pentastellato a parlare, dunque, di sviluppo economico legato a energie rinnovabili e valorizzazione del porto, a Brindisi, in una nota, dove espone e spiega le idee del suo gruppo:
L’euro è la moneta protagonista di uno dei più grandi cambiamenti economici dell’epoca contemporanea, in quanto moneta unica utilizzata in gran parte del continente europeo a partire dai primi anni 2000. L’evoluzione stessa del progetto europeo è andata di pari passo con questa moneta, che nei suoi obiettivi vedeva l’abbattimento dei tassi di interesse e un maggior potere di acquisto per i cittadini europei e conseguentemente la creazione di una valuta dall’alta competitività sui mercati. Ma queste aspettative, considerando le crisi che il sistema economico-sociale globale ha subito nel corso del 21esimo secolo, sono state rispettate?
Come ogni anno, e non poteva mancare nell’anno del Covid19, gli ultimi mesi sono segnati da rivendicazioni e richieste dei lavoratori. Contratti da rinnovare, accordi da mantenere e nuove difficoltà compongono, già da ora, quello che viene generalmente definito “autunno caldo”. A vivere pienamente questi momenti sono le organizzazioni sindacali e, appunto, lavoratori ed operai. Ma i problemi ed i disagi sono vivi sin da subito! Infatti, a portare alla luce la delicata situazione vissuta dai lavoratori dell’ex “Taranto Isolaverde” è la Cobas del Lavoro Privato, attraverso le parole del suo primo rappresentante Salvatore Stasi. In una nota ufficiale, proprio rispetto alle condizioni in cui versano i lavoratori pocanzi citati, si è espresso il sindacato confederativo di base:
Per un solo cittadino italiano, 37 miliardi di euro sono tanti, tantissimi, già solo a pensarli! Ma questa è unicamente una questione di prospettiva, la quale può risolversi nell’osservazione di un elemento analizzato in termini assoluti, che tuttavia appare completamente diverso se contestualizzato e relativizzato. In tale direzione i 37 miliardi, di cui l’Italia dovrebbe godere ricorrendo al MES – Meccanismo Europeo di Stabilità, che sta destabilizzando la politica italiana – sono spiccioli, se confrontati ai nostri indicatori economici generali e attinenti sia allo Stato Italiano sia al Paese Italia.
L’estate è quel momento dell’anno caratterizzato da spiagge e viaggi, più o meno lunghi, più o meno distanti. L’estate è quella parte dell’anno nella quale si soggiorna in strutture organizzate dagli albergatori e dai gestori del settore turistico. In questi mesi, ad accogliere gli avventori sono soprattutto i lavoratori stagionali, la cui regolamentazione mostra delle zone d’ombra. Proprio a tal riguardo, in difesa dei ragazzi e delle ragazze impiegate nel settore turistico – alberghiero, si è espresso il consigliere M5S Gianluca Bozzetti, nella nota che segue: