Per la “Banca della Parrucca” della Lilt Taranto quattro nuovi pezzi

Per la “Banca della Parrucca” della Lilt Taranto quattro nuovi pezzi

          I numeri dei tumori sul territorio Tarantino restano sempre preoccupanti e sotto osservazione. Varie le cause, da quelle naturali a quelli derivanti dall’attività dell’essere umano, come i fumi e le polveri prodotti dall’ex Ilva, oggi ArcelorMittal. C’è però un’associazione impegnata da anni nella sensibilizzazione ed è accanto a uomini e donne colpiti da questi mali, che la ricerca continua a studiare: la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). Una notizia positiva per le donne colpite arriva, poi, dalla sezione territoriale tarantina dell’associazione, che in un comunicato ufficiale, titolato Dal 2016, parrucche gratis alle donne in chemioterapia con basso reddito” entra nello specifico e spiega ogni aspetto della questione. In particolare:

          “L’Associazione Provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Taranto ha appena acquistato quattro nuove parrucche per la sua Banca della Parrucca, allargando così la possibilità di accesso a un servizio importantissimo per le donne sottoposte a cure chemioterapiche, le quali sono soggette alla caduta dei capelli.

          Attiva da febbraio 2016, la Banca della Parrucca funziona come un luogo solidale in cui si incrociano storie simili di donne diverse. Come in qualsiasi banca, presso lo sportello della Lilt si può depositare e prelevare: chi ha sconfitto il cancro lascia la sua parrucca a disposizione di chi oggi lo combatte. E così di seguito, in un circolo virtuoso, solidaristico e femminile. In questo modo, le donne ristabilitesi in salute esorcizzano un oggetto simbolo della malattia e quelle malate trovano un supporto al disagio dell’alopecia da chemioterapia. A differenza delle altre banche, però, in questa ogni operazione è a costo zero.

          In ottemperanza alle norme di sicurezza sanitaria, tutte le parrucche vengono affidate al salone I Viennesi di Ivano Mignogna, parrucchiere partner del progetto, il quale provvede a lavarle e igienizzarle. Nello stesso salone, inoltre, le richiedenti trovano discrezione e consulenza per la scelta della parrucca più adatta alla propria immagine e per la sua corretta manutenzione.

          La Banca della Parrucca raccoglie le parrucche donate (ne arrivano da ogni parte d’Italia) e acquisisce le richieste di ritiro delle chiome, che sono cedute in comodato d’uso gratuito.

          Viste le continue e numerose richieste, la Lilt ionica ha deciso di integrare la propria dotazione con un acquisto di quattro pezzi nuovi, mai usati. L’operazione è stata resa possibile grazie alla generosità degli organizzatori della Marcia Rosa, tenutasi il 9 giugno 2019 a Sava. In quell’occasione, infatti, furono raccolti fondi per le attività della Lilt di Taranto, che ora sono stati impiegati per l’acquisto delle parrucche e, nei mesi precedenti, in parte per l’acquisto di un defibrillatore, donato alla Struttura Complessa di Oncologia Medica dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Taranto, diretta dall’oncologo Salvatore Pisconti.

          La Lilt tarantina ricorda che, nei limiti di disponibilità dei modelli, il “prestito” della parrucca è accessibile solo dalle donne che possono esibire un certificato medico, attestante la propria condizione di alopecia temporanea causata da chemioterapia, e un’autocertificazione in cui si dichiara di avere un reddito familiare non superiore ai 12.500 euro annui. Considerato il rilevante costo di mercato delle parrucche, infatti, la Banca vuole aiutare le donne che non possono permettersene una.

          Chiunque voglia donare una parrucca, invece, può farlo liberamente, senza alcuna restrizione. È possibile contattare la Banca della Parrucca chiamando il 328.1752630 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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