Dubbi sulla nuova Commissione Ambiente

Foto di kalhh da Pixabay

          I problemi ambientali sono molteplici e colpiscono tutti, dal Nord al Sud d’Italia, come tutto il nostro pianeta. Proprio per la complessità e la delicatezza di tale argomento e degli interventi che questo necessita, lo Stato italiano prevede una commissione che tratti e decida sulla materia. Dopo quasi 10 anni, l’Italia ha rinnovato la sua commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale, altrimenti detta VIA-VAS.

          A chiedere spiegazioni circa la composizione della commissione per l’ambiente, si apprende da fonti parlamentari di Camera e Senato, sono la deputata leghista Vannia Gava e la senatrice forzista Maria Alessandra Gallone. Agli atti, infatti, risultano presentate due distinte interrogazioni a risposta scritta firmate dalle due rappresentanti del centro-destra, e dirette al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa.

        In entrambi i due documenti inviati agli uffici del ministero guidato da Costa, si fa esplicito riferimento alle modalità di composizione e ad alcuni dei componenti della stessa commissione VIA. Secondo quanto si specifica negli atti registrati “nella nuova composizione della Commissione ci sarebbero situazioni di dichiarazioni mendaci dei profili selezionati”, ovvero – sostengono Gallone e Gava – di conflitti di interesse, in quanto i profili di diversi componenti selezionati non corrisponderebbero a quanto definito dal decreto ministeriale 13 novembre 2018, n. 300: i candidati devono dichiarare «assenza di conflitti di interesse» e «di non aver intrattenuto rapporti, nei due anni antecedenti alla nomina, né di intrattenere al momento della manifestazione di interesse, rapporti di collaborazione o consulenza, comunque denominati, anche svolti a titolo gratuito, con soggetti giuridici destinatari di atti autorizzativi emanati a seguito dei provvedimenti di VIA, VINCA e VAS». Dai curriculum presentanti dai candidati ad un posto nella commissione, invece, si riscontrerebbero condizioni e rapporti contrari a tali limiti, come riportato anche dalla testata “Il fatto Quotidiano”.

         Ancora, la questione ambientale e le infrastrutture riguardano da vicino anche il nostro territorio salentino, per diversi motivi, non ultimo la costruzione del TAP - Trans Adriatic Pipeline, società responsabile del progetto del gasdotto Italia-Azerbaijan, sulle coste di Melendugno. Scorrendo la lista dei candidati per la commissione VIA – VAS, e come riporta il documento firmato dalla senatrice Gallone, infatti, due selezionati risulterebbero già impegnati proprio nella questione gasdotto: un professore risulta consulente e coordinatore scientifico di TAP, mentre un avvocato ricopre il ruolo di difensore di fiducia del Comune di Melendugno, occupatosi più volte proprio del gasdotto TAP.

        Per chiudere, il Ministro Costa non si è ancora pronunciato e non ha risposto alle interrogazioni delle due parlamentari del centro-destra, come da consuetudine e tempistiche ministeriali. Tant’è, però, che oggi più che in passato, l’ambiente costituisce una priorità e, dunque, ci si potrebbe chiedere perché sono stati selezionati questi componenti e se questi potranno effettivamente svolgere il loro ruolo in indipendenza ed autonomia.

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