Frida Kahlo ad Alberobello , “Una Vita Per Immagini” mostra fotografica dal 24 giugno al 8 ottobre 2023 - di Matteo Gentile

Frida Kahlo ad Alberobello , “Una Vita Per Immagini” mostra fotografica dal 24 giugno al 8 ottobre 2023 - di Matteo Gentile

       “Frida Kahlo. Una vita per immagini” è il titolo della mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alberobello, e organizzata da Bass Culture srl e Rjma Progetti culturali in collaborazione con Locus Festival e Diffusione Italia International, che sarà aperta al pubblico dal 24 giugno all’8 ottobre 2023 a Casa Pezzolla, in piazza XXVII Maggio, nella capitale dei trulli.

       Un’occasione molto interessante per scoprire alcuni aspetti, anche inediti, della personalità di un’artista dalla vita tormentata, diventata uno dei simboli della lotta di emancipazione del mondo femminile.  “Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni” affermò l’artista, che non amava collocarsi in una corrente “prestabilita” ma seppe imporsi grazie all’originalità e alla potenza evocativa delle sue opere che avevano un elemento dominante: il cuore, simbolo della passione e della sofferenza, fisica ed emotiva, che accompagnò l’esistenza dell’artista messicana.

      Con oltre 100 scatti di alcuni maestri della fotografia del primo Novecento, per la maggior parte originali, la mostra intende ricostruire le vicende che hanno caratterizzato la vita controcorrente di Frida Kahlo e indagare le ragioni per le quali è diventata un’icona femminile a livello internazionale.

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     Nata il 6 luglio del 1907 in un villaggio oltre la periferia di Città del Messico, figlia di un noto fotografo ungaro, Carl Wilhelm Kahlo, e di una benestante messicana di origini spagnole e amerinde, Matilde Calderón y González, Frida amava dire di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana avvenuta in quell'anno e del Messico moderno. Come noto, un evento terribile segnò per sempre la vita della donna: il 17 settembre 1925, all'età di 18 anni, mentre tornava da scuola su di un autobus, Frida fu vittima di in un grave incidente in seguito al quale subì numerose fratture alla colonna vertebrale e agli arti inferiori, nonché all'osso pelvico che fu trafitto e spezzato in tre punti. Dopo 32 operazioni chirurgiche, la ragazza fu costretta al riposo forzato nel letto di casa, col busto ingessato. In quel periodo nacque, di fatto, la sua vena artistica. Da adulta, è nota anche la sua storia d’amore travagliata con il famoso pittore Diego Rivera, conosciuto dopo che gli aveva inviato alcuni dei suoi dipinti per ricevere una sua critica. Fuori dagli schemi e profondamente passionale, Frida Kahlo ebbe una vita molto intensa, per quanto piena di sofferenza, e fu anche un’attivista del Partito Comunista Messicano a cui si iscrisse nel 1928, partecipando a numerose manifestazioni. Nell’agosto del 1953, per un'infezione esitata in gangrena, le fu amputata la gamba destra. Morì di embolia polmonare a 47 anni il 13 di luglio del 1954. Fu cremata e le sue ceneri sono conservate nella sua Casa Azul, oggi sede del Museo Frida Kahlo. Le ultime parole che scrisse nel diario furono: "Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più".

      La sua produzione artistica, nata in quel letto a baldacchino che fu il suo mondo per diverso tempo, dopo l’incidente, la portò a realizzare dipinti che inizialmente descrivevano gli incidenti della sua vita, ma in seguito all’attivismo politico e alle sue vicende sentimentali, che la videro protagonista anche di storie con donne, oltre che con uomini, la portarono a parlare del suo stato interiore e del suo modo di percepire la relazione con il mondo. Una figura ricorrente nei suoi dipinti è quella di un bambino, che può essere interpretata tanto una sua personificazione quanto la rappresentazione di un suo grande tormento, quello di non aver potuto avere figli in seguito proprio al grave incidente subito da ragazza. Per un breve periodo nelle sue opere si riscontrano anche gli elementi della tradizione messicana classica che si uniscono a quelli della produzione surrealista, anche se lei dichiarò di non essere mai appartenuta a quella corrente.

        L’esposizione è allestita ad Alberobello nel Museo del Territorio – Casa Pezzolla, protetto dall’UNESCO e costituito da 15 trulli comunicanti, dove l’unicità dell’architettura rurale si incontrerà con le immagini di Frida e della sua Casa Azul a Città del Messico, diventata oggi il visitatissimo Museo Frida Kahlo.

        “Frida Kahlo. Una vita per immagini” si conclude con un video che raccoglie le poche immagini filmate della grande artista messicana. Nella sala di accoglienza e di uscita è presentata una documentazione fotografica della sua famosa Casa Azul, che, dopo la sua morte, Diego Rivera donò allo stato messicano per creare il Museo Frida Kahlo. Tutto il percorso espositivo è accompagnato da un’audioguida a disposizione di tutti i visitatori, inclusa nel biglietto. Il catalogo, curato da Vincenzo Sanfo, è edito da Papiro Art.

      La mostra sarà affiancata da eventi collaterali come il concerto di MAX GAZZÈ con l’Orchestra della Notte della Taranta il 30 giugno in largo Martellotta, l’esibizione di Frida Bollani Magoni il 7 agosto al Trullo Sovrano e da una serie di appuntamenti letterari organizzati dall’Associazione Culturale Spine all’interno della suggestiva Casa Pezzolla.

Matteo Gentile

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