Expo2020: Dubai si mostra al Mondo per progettare il futuro - di Gianmarco Pennetta

Expo2020: Dubai si mostra al Mondo per progettare il futuro - di Gianmarco Pennetta

      Il primo ottobre scorso si è finalmente alzato il sipario su Expo2020 Dubai negli Emirati Arabi Uniti. L'esposizione universale tanto attesa quanto unica, non solo per il rinvio di un anno a causa dell’emergenza sanitaria, ma anche perché si svolge per la prima volta in un Paese del Medio Oriente, a testimonianza della forte crescita economica di questa parte del Mondo.

       A partire dal primo allestimento avvenuto a Londra nel 1851, e da allora ogni 5 anni, i Paesi più industrializzati si sono dati appuntamento attorno ad un unico tema centrale che quest’anno riguarda l’innovazione tecnologica.

      L’ormai attesa esposizione coinvolge 191 Paesi che proveranno a fornire la loro personale interpretazione del titolo scelto per questa prima volta di un’Expo così ad Est: “Onnecting minds, creating the future”  “Collegare le menti, creare il futuro. Una tematica che nonostante sia stata concepita per l’Edizione 2020, come da programma, rimane attuale in quanto risponde al bisogno di ritornare a collaborare attraverso i rapporti umani oltre la connessione Internet che siamo abituati a stabilire, che se da un lato azzera le distanze e continua a rendere “agile” e “intelligente” il lavoro, dall’altra ci rende forse più soli.

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   Tra i vari Stand che fino al 31 marzo 2022 sarà possibile visitare, c’è anche quello dell’Italia che in questa 36esima Edizione si ritrova a passare il testimone a Dubai, dopo aver ospitato l’Expo di Milano nel 2015. Il nostro Paese è collocato tra le aree tematiche denominate “opportunità” e “sostenibilità” e ha già ottenuto il prestigioso Premio del “Construction innovation awards”, come miglior Progetto imprenditoriale dell’anno, riconoscimento considerato molto significativo per gli Emirati Arabi Uniti. Una bella vetrina di presentazione che fa ben sperare nonostante non ce ne fosse bisogno per un’Industria come quella Italiana capace di esportare il “Made in Italy”, un marchio senza tempo diventato ormai sinonimo di Stile.

     Sfilate, esibizioni, ma anche workshop e spettacoli dal vivo caratterizzeranno ogni giorno di questa nuova raffigurazione di un evento nato alla vigilia del Primo Conflitto Mondiale per mostrare la potenza industriale del Paese organizzatore. Nel 1851 infatti, la prima storica Esposizione Internazionale servì all’Impero Britannico per compiacersi della propria ricchezza basata su una flotta navale riconosciuta ancora come la più potente.  Le successive Edizioni furono accompagnate anche dall’inaugurazione di edifici che sarebbero diventati poi i simboli iconici di quel Paese. Un esempio su tutti fu quello legato alla Torre Eiffel che fu inaugurata in occasione dell’Expo di Parigi del 1889, a cento anni dalla rivoluzione francese: doveva essere smontata alla fine dell’esposizione, ma così non fu e oggi è divenuta il simbolo dei cugini d’oltralpe.

       Ma c’è dell’altro ancora. Le Esposizioni negli anni sono state anche l’occasione per svelare al Mondo invenzioni destinate a rivoluzionare la vita di ogni giorno, come nel caso dell’Edizione svolta per la prima volta negli Stati Uniti in occasione dei quattrocento anni della scoperta dell’America.

    Quella volta a Chicago, infatti, vennero presentate una cucina elettrica con lavapiatti, il primo tapis roulant e il rullino per la macchina fotografica inventato dalla Kodak. Ma tra tutte, l’Edizione del 1970 di Osaka in Giappone, è sicuramente quella più da ricordare per la presentazione della prima versione di un moderno cellulare, un oggetto destinato ad influenzare il nostro presente e futuro.

    Tornando a Dubai, il tema della 36esima Edizione dell’Esposizione Universale, fa riferimento al Futuro. Un riferimento fatto non a caso per tutte le vicende che in questi anni hanno travolto l’intero pianeta. In realtà, molti hanno dimenticato di prendere in considerazione l’Ingegno Umano che come la Storia dell’Expo dimostra, opportunità tra le pochissime di apertura al Mondo, può divenire deterrente a conflitti e crisi che negli anni ne hanno impedito lo svolgimento diventando così “occasione” di ripartenze per nuove Scoperte.

     Il migliore augurio che si possa fare in occasione dell’Expo di quest’anno, è che esso possa costituire il punto di partenza di una Società che guarda al futuro rispettando il proprio passato.

 

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