Quadri & Squadri (8) – Arnaldo Miccoli

Quadri & Squadri (8) – Arnaldo Miccoli

       Nella sua carrellata di artisti, Venti di Ponente per la rubrica Quadri & Squadri, propone per questa domenica, Arnaldo Miccoli, originario del nostro Salento, nello specifico di Cavallino, ma che dal 1981 -poco più che quarantenne- vive in maniera quasi continuativa nel New Jersey (USA). Numerosi sono e sono stati, infatti, i suoi spostamenti e i soggiorni in diversi “centri” non solo americani, ma anche europei, che ovviamente hanno avuto come movente specifico l’Arte, vivendo Arnaldo di questa e per questa, da sempre.

            Va subito marcato ciò che non è Miccoli, ovvero non è l’artista quale personaggio sociale dalle mille stravaganze, fuori dagli schemi, sempre a tu per tu con la follia, che oggi nell’immaginario collettivo è condizione necessaria per essere artista o qualificato tale, appunto. Miccoli con tutto questo non c’entra niente: è, prima di ogni cosa, un profondo conoscitore della storia dell’arte e dell’Arte nel senso più alto e nelle sue più disparate declinazioni, alcune di queste sicuramente molto esclusive.

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            Per Arnaldo la pittura non è mai mezzo fine a sé stesso, mai strumento banale, semplicistico o di un fare errabondo. Anzi, per il Nostro salentino la pittura, di cui ha il pieno possesso della tecnica, costituisce vettore di sociabilità, di relazione, all’interno di rapporti difficilmente estemporanei ed egocentrati. È l’uomo del dialogo, il Nostro caro Arnaldo!!! Un dialogo nel quale si avvale della sua arte, che tuttavia, come si afferma in certi ambienti, difficilmente si presenta con valenze “catechetiche”.

            Ça va sans dire che, Arnaldo nella produzione delle sue opere ha un’esatta cognizione del colore, degli oggetti, degli atteggiamenti dei diversi esseri viventi che popolano le sue belle tele. A tal riguardo, si intuisce che abbia anche una buona conoscenza di alcuni “Bestiarium”.

            Qui per Venti di Ponente propone un dipinto realizzato alcuni anni fa, che nella sua apparente semplicità nasconde, invece, uno dei sensi fondanti dell’Uomo alla ricerca delle proprie origini, del senso profondo della propria esistenza, o addirittura forse della propria “preesistenza” come affermerebbe un altro grande salentino, che ci ha lasciati qualche anno fa: Carmelo Bene.      

Rosanna Gobetti

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