Il Mercato Immobiliare nonostante tutto tiene – Samuele De Benedetto

Il Mercato Immobiliare nonostante tutto tiene – Samuele De Benedetto

            Oramai, tutto il sistema economico a causa del Covid-Affaire da tempo è entrato in tensione. Tensioni di vario genere, non solo ascrivibili a fattori strettamente economici, ma anche ad elementi specificamente sociali, psicosociali, dove proprio l’assetto culturale e quotidiano dell’individuo è stato compromesso e registra le trasformazioni più profonde, e da qui in un circolo sempre più veloce il mutamento dei comportamenti del comune cittadino incidono sui mercati e dunque sull’economia e viceversa.

            Sicché, al di là della reale portata del Virus, che in definitiva è totalmente oscura, è in atto un veloce mutamento degli assetti socio-economici e culturali, di cui solo in parte si riesce a capire dove il complesso movimento tellurico approderà. Di certo, si sa che oramai il processo di trasferimento del lavoro nei non-luoghi della propria abitazione appare inarrestabile, come appare inarrestabile il processo di abbandono del mercato del lavoro da parte degli aspiranti lavoratori, assieme alla contrazione del numero degli occupati. In tale direzione, si colloca anche lo sviluppo del commercio on-line, e connesso a questo l’uso sempre più intensivo della lingua inglese, peraltro più adeguata al basso livello culturale della popolazione, per la quale un uso adeguato della lingua italiana appare alquanto inaccessibile, perché molto più complessa.

            All’interno di questo movimento magmatico, che riguarda tutti gli aspetti del vivere, il mercato della casa sembra non registrare reazioni significative, producendosi in mini cicli di crisi e rimbalzi che prescindono dalle più stringenti condizioni congiunturali. Ovviamente abbandonando la proiezione ciclica e osservando i trend, il mercato immobiliare dopo la crisi del 2008 registra un lento e inesorabile declino. E non è prevedibile quando si invertirà il corso avviatosi circa 12 anni fa, che ha portato ad una vistosa contrazione dei prezzi e dei volumi scambiati. Nel complesso, il mercato immobiliare ha registrato una contrazione che si aggira intorno al 40%. Nello specifico, in provincia di Lecce il numero delle contrattazioni sono passate da circa 9000 l’anno a 5500, e il prezzo medio delle abitazioni, nel periodo segnato, ha visto un taglio di oltre il 35%.

            Rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, dopo una contrazione degli scambi avviatasi nello scorso novembre, dopo aprile tutti gli indici hanno nuovamente registrato valori nelle medie degli ultimi tre anni. Nel leccese la mappa del mercato immobiliare mette in luce che rimangono quattro le zone dove il volume degli scambi e il livello dei prezzi si presentano significativi. In particolare, in provincia di Lecce, i focus del mercato immobiliare sono Otranto, Gallipoli, le zone del Capo di Santa Maria di Leuca, dove spiccano i comuni di Gagliano del Capo e Salve, e soprattutto Lecce. Appare interessante segnalare che nel capoluogo salentino le aree vivaci sono il Centro storico e le zone che si sviluppano tra piazza Partigiani e via Aldo Moro, dove i prezzi si presentano particolarmente significativi. È chiaro che questi ultimi non raggiungono i livelli delle tre aree marittime segnalate, le quali mediamente toccano anche picchi di oltre 2000 Euro al mq, mentre a Lecce non superano, sempre in valori medi, i 1600 Euro al mq.

            Per quello che riguarda invece tutte le altre aree della provincia di Lecce i toni commerciali ed economici sono più smorzati, registrandosi non pochi comuni dove il prezzo delle abitazioni scende a livelli di 600 Euro al mq, sempre tenendo presente i valori medi. V’è da dire, in ogni caso, che a tenere in tensione le dinamiche di mercato è la componente della domanda proveniente da compratori del Nord Italia e dall’estero, che allettati dai prezzi bassi, forse quelli della provincia di Lecce sono tra i più bassi a livello nazionale, investono non solo a scopo imprenditoriale, ma anche per avere residenze lussuose d’appoggio. In tale direzione noti sono i fenomeni delle ristrutturazioni di vecchie masserie, che vengono riadattate a B&B lussuosi o in residenze accessorie che consentono grandi comfort abitativi per soggiorni più o meno lunghi. Noto è che non pochi cantanti, attori, scrittori di caratura nazionale ed internazionale acquistino in provincia di Lecce strutture che poi sfruttano di tanto in tanto per soggiorni relativamente lunghi. Pratica avviatasi in maniera embrionale negli anni ’60 e che progressivamente ha preso piede. In tale direzione noto fu il caso di Lucio Battisti, che proprio qui nel Salento si ritirava per lunghi periodi, assieme a Mogol, per dare corso alle sue attività creativo-musicali e compositive.

Samuele De Benedetto

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