Prima di osservare come si stanno muovendo i politici leccesi per affrontare la prossima campagna elettorale, la prossima tornata competitiva, bisogna cercare di intercettare, per quel che è possibile, gli orientamenti dell’elettorato nelle sue dinamiche di fondo, in quelle che sembrano essere le sue sensibilità dominanti, quelle appunto che determineranno le sorti della competizione elettorale.
È arrivata la stagione balneare e ritornano al centro dell’attenzione di politici e amministratori le questioni inerenti la viabilità nelle località marittime, come si ripresentano quelle altrettanto delicate, rispetto alla gestione e alla sicurezza dei luoghi e dei centri abitati sul litorale. A tal proposito, il consigliere regionale pugliese del M5S Antonio Trevisi chiede che le problematiche ancora significative per residenti e turisti delle località balneari vengano affrontate con decisione e, dunque, risolte, all’interno di una sistemazione stabile. Anzi, lo stesso pentastellato avanza delle proposte per possibili soluzioni, nella nota ufficiale diramata nelle scorse ore, dove, tra le altre, si afferma che:
Continuano le potreste nell’Università del Salento, con un video prodotto dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Lecce, che lamentano mancanze e disservizi, oltre a ritenere quest’ultime lesive del loro diritto allo studio. A supporto delle richieste degli studenti, i consiglieri regionali pentastellati chiedono audizione alle istituzioni pugliesi e agli accademici responsabili.
Ricorre oggi il giorno che ha segnato la storia d’Italia, uno dei giorni più importanti per il Nostro Stato e per la popolazione italiana, per tutti noi, dunque. Quel 2 giugno 1946, nasceva la Repubblica italiana, voluta e decisa dagli italiani, chiamati per la prima volta alle urne con il suffragio universale.
La Turchia di Erdogan continua ad attaccare i territori curdi e prosegue il suo progetto di egemonizzazione dell’area. Nella notte tra il 14 e 15 giugno, infatti, il dittatore turco ha dato inizio ad una nuova guerra aperta, questa volta nel Bašur, territorio del Kurdistan iracheno, con l’operazione "eagle claw"(artiglio dell'aquila). L’aviazione militare turca ha così bombardato le città di Makhmour e Qandil - centri storici della resistenza del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan - e Sinjar, cuore della comunità yezida, fede religiosa diffusa in questa regione ancora prima della comparsa dell'Islam.
In vista della prossima stagione balneare, il consigliere regionale pentastellato Antonio Trevisi lancia un appello. A tal riguardo afferma:
“Monitorare in modo continuativo lo stato delle coste e delle marine leccesi per prevenire situazioni di degrado e incentivare il turismo. I Comuni hanno a disposizione strumenti già pronti come i Puc, i Progetti di Utilità Collettiva, per incentivare la manutenzione dei canali e delle spiagge delle Marine leccesi”, lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi che insieme al consigliere comunale di Trepuzzi Massimo Scarpa ha effettuato un sopralluogo nella marina di Casalabate, località turistica a pochi chilometri da Lecce.
Guanti e mascherine sono ormai divenuti nostri compagni, in queste emergenza sanitaria, nella quale tuttavia gli atteggiamenti civili non hanno prevalso. E in effetti, sono in tanti quelli che abbandono questi dispositivi di protezione per strada e per terra, senza utilizzare i contenitori pubblici per i rifiuti. A farlo presente è direttamente il Sindaco Carlo Salvemini, che nelle scorse ore si è rivolto ai suoi concittadini attraverso le sue pagine social.
Non posso respirare! “I can’t breathe” sono tra le ultime parole pronunciate da George Floyd, 46enne afro-americano dalla pelle nera, vittima della violenza, ancora incomprensibile, della polizia statunitense. “I can’t breathe” si leggeva sulle magliette dei manifestanti, ieri sera, in Piazza Sant’Oronzo a Lecce. Quegli otto minuti e quarantasei secondi trascorsi sotto il peso dei due uomini in divisa, che hanno causato la morte del giovane Floyd, hanno risvegliato il movimento Black Lives Matter, in tutti il Mondo, ed anche a Lecce, appunto.
Il razzismo nei confronti dei neri e qualsiasi altra forma di discriminazione non sono, purtroppo, mai cessati. I casi di razzismo non sono cessati nel Mondo e non sono finiti nemmeno nella patria di Martin Luther King, Malcom X e delle “Black Panthers”, quella che viene considerata dalla maggior parte degli umani la terra delle libertà e della democrazia: gli Stati Uniti d’America. Ancora, anche questa volta, è l’ennesimo episodio di violenza su un nero, per il solo motivo del colore della pelle – probabilmente –, a muovere milioni di americani ed europei a scendere per le strade e manifestare nelle piazze, in forme non necessariamente e non sempre pacifiche, perché atti come quelli dell’agente Derek Chauvin terminino la loro serie, perché i gruppi come il Ku Klux Klan attivi in tutte le parti del Globo, rispetto ai quali fascisti e nazisti sono solo dei dilettanti, vengano attenzionati per quello che di evidenza pubblica sono.
Anche a Lecce, come in tutto il Mondo, la vita dei neri conta. E, forse, in una maniera più sottile perché metabolizzata da una cultura superiore.
Massimiliano Lorenzo
Non è una novità che negli Stati Uniti si sviluppino all’improvviso fenomeni di protesta popolare di grandi dimensioni, spesso violenti e devastanti per interi quartieri o città. Sono fenomeni che scattano senza alcun segnale di preavviso, ovviamente all’occhio del comune osservatore. E sembrano fenomeni estemporanei, privi, dunque, di una regia. Anzi, appaiono del tutto immotivati, dove l’unica causa sembrerebbe quella ascrivibile al bisogno di sfogo della naturale violenza connessa all’essere umano, e pertanto del tutto irrazionale. Uno sfogo che si avvierebbe a causa di un fatto, definito solo scatenante e capace di portare alle selvagge esternazioni del popolo. E il voler attribuire questa o quella componente socio-economica agli episodi di violenza di massa, rientrerebbe, invece, nella pratica, o meglio negli esercizi di pura strumentalizzazione di stampo politico, finalizzati, peraltro, a questioni, o business, collocati su altri fronti sociali ed economici.
Quando tutto tornerà al suo posto, ripartiranno anche la politica e i militanti nei loro spazi e nelle loro sedi. Ma la sinistra e i movimenti progressisti riusciranno a posizionarsi tra nuovo mondo e nuove forme di lavoro post Covid19? È lecito chiedersi, anche per il bene della democrazia, dove andranno partiti e movimenti della grande costellazione sinistrorsa? La miriade di partiti comunisti che fine farà? Ma, soprattutto, il Partito Democratico proseguirà la strada intrapresa da ormai 20 anni o cambierà rotta? Perché, è bene dirlo, se la politica e, in particolare, la sinistra, non riusciranno a leggere e rispondere alle modificazioni che probabilmente si produrranno, questa potrebbe essere l’occasione perché vengano spazzati via e ricacciati, forse, nei soli libri di storia.
Ormai dopo 5 mesi dal primo caso di contagio da coronavirus, può risultare utile proporre una sintesi di quel che è stato e di come i politici del Nostro Paese hanno reagito, a fine di favorirne una presa di coscienza più compiuta e capace di proiettarci nel futuro con maggiore determinazione ed efficacia.
La crisi morde le caviglie della gente comune e tutti gli attori sociali devono far i conti con l’emergenza sanitaria, i blocchi e i mancati redditi, non sapendo quando tutto questo finirà. Questo vale specie per le istituzioni e la politica, non solo in un contesto nazionale, ma anche a Lecce, colpiti dal lungo confinamento e della lunga chiusura delle attività commerciali. Gli amministratori locali, poi, devono far quadrare i bilanci, e non è pratica semplice. Come è noto, i Comuni devono infatti rispettare il pareggio di bilancio, non potendo spendere in deficit, e saranno così costretti a tagliare i servizi al cittadino, oltre che sperare di ricevere al più presto gli stanziamenti statali promessi dal Governo di Giuseppe Conte e inseriti nel Decreto Legge “Rilancio”, dei quali più o meno si sa poco.
Per non lasciare nessuno indietro pare che il Governo stia già lavorando alacremente per contenere la nuova emergenza economica, tutta prevista e prevedibile, e conseguente a quella sanitaria. A comunicare la notizia e a ringraziare il Governo per il lavoro svolto è il consigliere regionale pugliese, Antonio Trevisi, del Movimento 5 Stelle. Nell’ultimo decreto Rilancio, infatti, è previsto un altro ammortizzatore sociale, ovvero il Reddito di Emergenza (REM), da non confondere con il RdC – reddito di cittadinanza. Il pentastellato ha così diffuso una nota nelle scorse ore, spiegando modalità e termini per la richiesta del suddetto aiuto alle famiglie.