Lecce: un’Amministrazione zoppicante …forse troppo!

Lecce: un’Amministrazione zoppicante …forse troppo!

            In questi giorni la riapertura dolorosa della querelle legata alla gestione dell’ ”Affare Ex-Galateo”, associata all’evidenza messa in luce dalla mozione presentata da  Adriana  Poli Bortone, Gianpaolo Scorrano e Giordano Anguilla, circa l’esistenza di 3.300 lotti residuali di terreno, nel comune di Lecce, incolti e in stato di completo abbandono, marcano in maniera significativa che l’Amministrazione, oramai governata saldamente ed in maniera duratura, da una giunta di centro-sinistra, presenta evidenti i segni di un certo affanno, forse perché ha esaurito gli slanci creativi e propositivi iniziali, mostrando probabilmente anche chiari i segni di una cristallizzazione, a tratti prevedibile. E ciò soprattutto se a tutto questo si aggiunge la questione connessa alla “Darsena di San Cataldo”. Sono, infatti, tutte problematiche di tipo strutturale e molte di rilevanza strategica di sicuro significato per la comunità leccese. Al riguardo, Giancarlo Capoccia di Idee e Rinnovamento, in una sua nota stampa asserisce:

“Dobbiamo tutti avere a cuore la nostra comunità cittadina, di cui siamo orgogliosi per la sua storia e la sua ricchezza, motivi per i quali non possono non essere tenuti in massima considerazione gli anelli deboli della coesione sociale, affinché Lecce continui nella sua funzione leader sul piano turistico-amministrativo, l’ossatura portante della nostra economia.

            Al di là di certe posizioni di dubbia coerenza, politica ed intellettuale, da parte dell’assesore Silvia Miglietta, sulla questione del recupero dell’Ex-Galateo, riscontrabili attraverso alcuni suoi interventi pubblici, v’è di fatto che la gestione della concessione dei lavori in merito, per la riqualificazione funzionale dello stabile e del parco, in maniera tale che non si deturpassero la natura e gli aspetti più storici degli stessi, è stata portata avanti secondo criteri discutibili e forse anche molto, come è stato messo in luce in questi giorni in Parlamento. Eh sì, perché la questione Ex-Galateo è finita in Parlamento, contestandosi in maniera importante anche il bando di gara della progettazione, nelle fasi legate all’assegnazione del progetto. Qui si sono evidenziate infatti delle possibili sviste, a danno della riqualificazione dello stabile, nell’assegnazione della Gara. Si sono consentiti così dei lavori –di cui al momento non se ne ha contezza- non in linea con i principi che ne tutelano l’eminente valore storico e culturale per la nostra città. Sviste che se debitamente considerate metterebbero fuori gioco lo studio di architetti vincitore del bando da 80.000 Euro a favore, pare, del terzo lavoro qualificato, attribuibile ad altri studi di progettazione.

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            Di certo, per noi di Idee e Rinnovamento, sono del tutto irrilevanti gli aspetti più tipici della “gara”. A noi invece interessa che l’Ex-Galateo, proprio per quel principio irrinunziabile di coesione sociale, che fino a qualche tempo fa a Lecce non era fatta anche di veri poveri ed indigenti, non salti col sicuro disappunto di tutti, cittadini e non.

            La questione Ex-Galateo è uno degli assi di primaria rilevanza sociale nel Capoluogo Salentino, e l’Amministrazione non può e non deve abbassare, proprio in quest’ambito ed in questo frangente storico, la sua guardia, che deve essere massima, soprattutto oggi in questo regime d’emergenza –va sottolineato!- che ha reso sotto certi aspetti, molto effervescente anche la comunità leccese, che da sempre ha vissuto le grandi questioni nazionali in toni minori, accettabili e vivibili.

            Da parte Nostra, da parte di Idee e Rinnovamento dunque, si favoriranno tutte quelle azioni a sostegno per la risoluzione e la rapida restituzione dell’Ex-Galateo alla città e alle sue fasce più bisognose di maggiori conforti, soprattutto da parte della politica.”

Giancarlo Capoccia

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