La foto di Ragosta per il mese di Ottobre - di Rosanna Gobetti

La foto di Ragosta per il mese di Ottobre - di Rosanna Gobetti

            Da sempre, il mese di Ottobre si presenta all’Uomo, come un tempo molto dinamico, e da qui un tempo molto tensivo, ricolmo di colpi di scena, imprevisti, situazioni inattese, inusitate... E tutto ciò sia in positivo sia in negativo: insomma, Ottobre appare nel tempo dell’anno un mese che non permette e consente né esitazioni e neppure incertezze …indugi!!! “Va bevuto tutto d’un fiato!” si potrebbe affermare senza azzardo: è il mese degli Amori e delle Guerre!!!

            Un mese che tuttavia, da oggi, giovedì 23, inizia il suo declino. Per molti lo Zenit di Ottobre cade proprio oggi, il 23 per l’appunto!! …e da domani, si invertirà rotta, il “dato è tratto….”.

         Per altri, il 23 Ottobre appare ancor di più come lo Zenit dell’anno, data a partire dalla quale si entra in maniere effettiva e concreta nella fase ctonia, catartica e trasformativa dell’anno. E ciò a tal punto che le più importanti religioni fissano in questo tempo, l’inizio dell’anno, contrariamente ai cristiani, per i quali questo prende l’avvio con l’Avvento e il Natale.

        In tale quadro, il Nostro caro Mauro Ragosta, propone per questo mese, così “…travagliato, amante e folle!” un’altra sua foto d’archivio, realizzata nel 2010 presso l’Havana durante un soggiorno a Cuba e utilizzata in due mostre personali, tenutesi a Lecce, tra il 2012 e il 2013.

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        L’immagine riprende la scalinata prospicente l’Università de L’Havana, lì proprio dove ebbe inizio la rivoluzione cubana degli anni ’50 del secolo scorso. Si dice che proprio su quella scalinata prese vita il “Movimento del 26 Luglio” nel 1953 da cui tutto ebbe origine…. È dunque un’immagine che illustra l’ombelico, l’epicentro, la scintilla, il nucleo indistinto di una Nuova Vita, che per definizione è di fatto sempre Rivoluzionaria e dirompente.

       Come al solito, il Nostro Mauro, gioca di fino tra ambivalenze e contraddizioni. Non si sa sino a che punto indichi la famosa scalinata e fino a che punto essa è solo, invece, il pretesto per definire e mettere a nudo i ruoli del femminile e del maschile, dove a quest’ultimo dà soluzioni e significati simbolici legati al mondo delle idee, mentre a quello femminile quello dell’hic et nunc, dell’eterno presente!!! E tutto in una prospettiva in cui riassegna alla donna un ruolo tradizionalmente diverso rispetto al passato, che forse per Ragosta non esiste….

Rosanna Gobetti

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