Da pochissimi giorni è in libreria l’ultimo volume di poesia per Lupieditore, di Rossella Maggio, scrittrice, sin dal 2013, nota ai lettori leccesi e salentini, ma conosciuta non poco anche nel più ampio contesto nazionale. Senza azzardo può essere considerata una delle protagoniste dell’ultimo decennio, la cui attività pubblica ha contribuito a dare un senso alla vita culturale della nostra Terra. Tra pubblicazioni di narrativa e di poesia, è autrice che ha riscosso un notevole consenso, non solo da un pubblico di lettori vasto, ma anche da parte della critica, dove il suo spessore è stato più volte riconosciuto e ribadito in premi letterari locali e nazionali.
“Il vero talento di una donna è saper fare la scelta giusta”. In questa frase la regista e sceneggiatrice Laura Lucchetti illustra, in un certo senso, una delle sue chiavi di lettura della sua trasposizione cinematografica del romanzo “La bella estate” di Cesare Pavese, uscita nelle sale italiane il 24 agosto scorso.
(Laura Lucchetti)
“L’alba di tutto. Una nuova storia dell’umanità”
un saggio antropologico-archeologico di David Graeber e David Wengrow
Quasi dieci anni di ricerche, iniziate “come un gioco” e “con uno spirito un po’ beffardo” rispetto agli impegni accademici più seri, ma poi come spesso accade, alla luce degli ultimi trent’anni di nuove prove archeologiche, incuriositi dal desiderio di scoprire come queste avrebbero cambiato le loro convinzioni sulla storia antica dell’umanità, in particolare sulle origini della diseguaglianza sociale, hanno prodotto questo saggio poderoso nelle ricerche e rivoluzionario nelle scoperte.
Titti Preta, Cavaliere al merito della Repubblica, docente di Lettere Classiche, epigrafista, esperta di Beni Culturali e dantista, scrive per passione, sollecitata dal forte impegno sociale. Vincitrice di vari premi letterari nazionali, ha all’attivo numerosi titoli, tra romanzi e saggi. Ultime pubblicazioni: “Cercando Yolanda-Vita in controluce di Dalida, la Calabrese di Parigi”, “L’abbraccio della notte -Inchiesta sul Mostro di Firenze”, “Sulle orme di Byron”, un mystery incentrato sul Grand Tour del poeta inglese a Roma e il racconto storico “La brigantessa silana”. Organizza passeggiate letterarie nella sua città, Vibo Valentia, e a Firenze dove, dopo la laurea, prosegue i suoi studi. Non ha ancora scritto una silloge poetica, ma prima o poi lo farà. Oggi ci propone questo interessante suo ultimo lavoro “Le Donne Sono Isole – Riflessioni sulle Solitudini Femminili in Età Classica” (Meligrana edizioni,2023).
Che cosa viene in mente, Gaia, mentre leggo i tuoi pensieri, le riflessioni, i ricordi rigati di lacrime? La scienza descritta sullo scudo di Achille, che la madre Teti aveva fatto forgiare da Efesto con le scene di una civiltà: le attività di semina e raccolta, le feste nei campi, i giochi funebri per onorare i defunti e l’amministrazione della giustizia, all’aperto. I vecchi saggi si riunivano, ascoltavano i convenuti, il ricorrente che chiedeva il riconoscimento e la riparazione del danno e di fronte a lui il reo o presunto tale. Un rito che si concludeva con una formula compensativa. La scena si sviluppa nei canti finali dell’Iliade e conclude la parabola di una civiltà che rimane impressa nel nostro immaginario.
Un romanzo, la vita di Gino Strada, scritta da sé medesimo. Veritiero, realistico, visionario, utopistico. Termini che non si attribuirebbero ad un chirurgo che ha pre/sentito l’odore del sangue e lo ha visto sgorgare dalle ferite inflitte per lo più ai civili e ai bambini, dagli arti menomati per le orrende e ingannevoli mine antiuomo/antidonna/antibambino, anti animali randagi e domestici.
Quel “noi inarrestabili” gonfia di orgoglio e allo stesso tempo mette i brividi. Soddisfatti del nostro viaggio.
Sabato 22 aprile alle 20:30 (ingresso libero) le Officine Culturali Ergot di Lecce ospitano la presentazione ufficiale del romanzo "I cannibali", esordio di Giulia Maria Falzea, in uscita per Affiori, un nuovo marchio di Giulio Perrone Editore. L'autrice e operatrice culturale salentina dialogherà con lo scrittore Osvaldo Piliego, con incursioni musicali di Giorgio Distante e letture a cura di Riccardo Lanzarone.
I cannibali hanno sempre fame: vogliono, amano, sperano, tradiscono, lottano, dimenticano, accusano. Sono figli e figlie, la ragione di esistere della madre di latte o di quella acquisita, sono oggetto e soggetto d’amore, creature indifese. Storie sottili e quotidiane, raccontano il legame più sofisticato che la natura abbia mai concepito: quello che lega i figli alle proprie madri, anche quando loro muoiono. Isidoro, tanato-esteta di trentacinque anni, e Ira, una bambina di sei, diventano orfani di madre alla stessa ora dello stesso giorno. Isidoro è anaffettivo e insensibile; ma quando la vita gli pone davanti Ira, ne resta sopraffatto. È lei a parlargli per prima. Proprio lei, una bambina affetta da mutismo selettivo. Tra i due inizia così uno scambio fitto, non strettamente verbale, che indaga storie di maternità nel mondo animale, un dialogo sul dovere di essere figli. È un viaggio chiuso in una stanzetta, un dolore mutilato. Cos’è una madre? Quali sono le formule per amarla?
«Scrivere “I cannibali” è stata una prova d’amore: quando ho iniziato a pensarci non immaginavo che alla sua pubblicazione sarei stata incinta», sottolinea Giulia Maria Falzea. «La scrittura è, nel mio piccolo, un gesto magico che, quando decide, si auto avvera. Infatti una volta finita la prima stesura mi sono accorta che ero pronta ad abbandonare lo status di figlia/cannibale per sperimentarmi in quello di madre. Dare vita a un romanzo e decidere di mettere alla luce una persona sono atti generativi potenti con i quali quest’anno mi è capitato di misurarmi con amore e profondo senso di mistero e gratitudine».
Nata a Galatina, classe 1985, laureata in Lettere moderne all'Alma Mater Studiorum di Bologna, Giulia Maria Falzea ha collaborato con la Repubblica - Bari e ha lavorato per il Teatro Koreja di Lecce. È autrice dei testi teatrali "Gul. Uno sparo nel buio", supervisionato da Giancarlo De Cataldo, "L’abito della festa", interpretato dal Theater de Girandole di Parigi, "L’io minimo. Operetta elettronica per contentarsi di sé", prodotto da TRAC Puglia, e "S-madonne", messo in scena da ZeroMeccanicoTeatro. Con Claudia Gori è autrice di "Anatomia dei Sentimenti", mentre altri suoi racconti sono su "Secret Garden" (Danilo Montanari editore), "Musa e Getta" (Ponte alle Grazie) e altre riviste di settore. Scrive progetti artistici e culturali con diverse realtà come Ura Teatro, Cool Club, Diffondiamo idee di valore. Un suo racconto fa parte dell’antologia "Oltre il velo del reale. L’avventura dei racconti continua" (Meridiano Zero Edizioni), che raccoglie i testi selezionati dal Premio Italo Calvino 2022. Ha una fede incrollabile nella pasta al dente, tre gatti e un marito musicista.
Incontro Vittorio Buccarello una sera di marzo 2023, il 4 precisamente, a Salve. La propaggine del Salento verso il mare, ad ovest, tra Gallipoli e il Capo di Santa Maria di Leuca. Più prossima a questa marina e a Castrignano del Capo, da cui proviene Vittorio. Pescoluse, le Maldive del Salento vengono dette, per la sabbia fine che si perde a colpo d’occhio da una parte all’altra. Con lui due amici, un contadino vero e un contadino scrittore e giornalista, Francesco Greco. Sono chiamato a presentare un libro dal titolo “Salento a due voci”, una guida emozionale perché sovrappone due punti di vista coincidenti ma diametralmente opposti, di due giornaliste, una del Sud, Carmen Mancarella, e una del Nord, Rosanna Precchia, sulle bellezze salentine: le coste, il mare infinito, le arti, le bellezze naturali e quelle muliebri, i monumenti, le chiese, le opere d’arte, il cibo, le feste padronali, ecc. Vittorio mi consegnò il suo libro con la preghiera di leggerlo e di riferire.
Un libro, un dono: questo del Natale 2022. D’Avenia lo apprezzo il lunedì sulle pagine del Corriere quando intrattiene il pubblico con le sue cronache scolastiche. La lezione per lui diventa occasione per sondare il grado di conoscenza degli studenti e offrire una veduta a volo d’uccello sulle implicazioni che un termine, una modalità di accrescimento offrono ad una classe più ampia di lettori. Immagino che l’appello richiami il primo approccio con la classe, il chi sono io e chi siete voi.
È di poche settimane fa l’ultima pubblicazione del Museo Cavoti di Galatina, diretto dal professor Salvatore Luperto (nella foto qui di seguito), noto intellettuale e divulgatore salentino, orientato alla storia e alla critica dell’Arte, e non solo moderna e contemporanea.
Questa Nuova Edizione del novembre di quest’anno è stata pubblicata a pochi mesi dalla I Edizione del maggio scorso. Quali ragioni hanno spinto l’autore a ripubblicare il suo saggio “Il mostro” a pochi mesi di distanza?
Ecco la nuova avventura poliziesca di Edoardo Micati che trova le premesse nel suo precedente romanzo del 2015 dal titolo ‘La profezia di Ibn al Farrà’. Che cosa era accaduto Edoardo lo narrava con dovizia di particolari, un racconto esaltante ricco di colpi di scena avvenuti nel corso della storia salentina che coinvolge Raimondello Orsini del Balzo e la straordinaria meraviglia della basilica di Santa Caterina d’Alessandria, realizzata a Galatina (Le) tra il 1369 e il 1391 e completata dalla moglie, la principessa Maria d’Enghien, e poi dal figlio Giovanni Antonio Orsini Del Balzo.
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È il secondo postulato di Euclide, una legge della geometria euclidea, che precede il terzo postulato, secondo il quale per tre punti, non allineati, non passa invece alcuna retta. Ma cosa c’entra una legge matematica con la psicologia, o comunque con i comportamenti umani? In realtà, non è certamente un caso se, soprattutto nell’antichità, dagli antichi egizi ai greci, le figure del matematico e del filosofo fossero spesso sovrapposte.
23 Aprile 2024Ludo, Lefo, Fede, Sergio, Ros, Marley, Patty, Faby, Roby, ecc. sono alcuni dei giovani/adolescenti che ruotano nella galassia H24, il loro totem, il luogo del cuore: tutto e sempre come piacerebbe loro accadesse per i luoghi che frequentano. Innanzitutto la famiglia, in preda alle crisi lancinanti dei genitori che inseguono ancora i loro sogni del tempo andato di cui resta la delusione e il malessere. E poi la scuola con i suoi rapporti magmatici e irrisolti, il legame con la prof di italiano Morandi che cerca di riannodare i fili di una tela slabbrata e sfilacciata.
10 Aprile 2024Ricco di spunti, non solo sotto il profilo contenutistico e valoriale, ma anche negli aspetti tecnici e strutturali, l’ultimo romanzo di Matteo Gentile, da pochi giorni disponibile in libreria, ma anche sul mercato on-line. Pure questa volta col suo “Anais – La strada per la Libertà” edito per Castelvecchi del gruppo Lit, il nostro Matteo, autore conosciuto bene in Puglia, ma anche in ambiti di maggior respiro, ci sottopone un romanzo di grande attualità, che descrive direttamente e assieme indirettamente, la nostra società, il nostro Tempo, attribuendo a questi e nella stessa misura sia valori negativi e critici, ma anche connotazioni positive, di cui tutti noi godiamo. In definitiva e in termini generali, il lavoro di Matteo Gentile si sviluppa in questo suo terzo romanzo, ancora una volta all’insegna di un equilibrio ricercato e voluto. Un romanzo, Anais, dunque, per chi ama osservare la Realtà, in molte delle sue declinazioni, nella sua prospettiva più complessa e totale, per chi insomma ama guardare “le cose” a 360 gradi.
05 Aprile 2024Collana Narrare la memoria, Memorial Italia. Il diario di Eduard Kuznecov va dal 27 ottobre 1970 al 28 novembre 1971. Studente di filosofia all'università di Mosca e accusato di essere tra gli animatori delle letture poetiche in piazza Majakovskij, nell'ottobre 1961 viene arrestato con l'accusa di aver creato un'organizzazione antisovietica e condannato alla pena di 7 anni da scontare nel lager. Appena liberato chiede di emigrare in Israele e, non ricevendo il permesso, nel 1970 con altre 11 persone tenta la fuga su un aereo civile. Viene scoperto all’aeroporto Smol’nyi, vicino a Leningrado, e accusato di alto tradimento, attività criminale antipatriottica, e condannato a morte. Pena poi commutata a 15 anni di isolamento nel campo di lavoro grazie alle pressioni internazionali.
02 Aprile 2024